Scrittore italiano. Laureatosi in Legge a Urbino, dopo aver
seguito corsi di Lettere, Filosofia e Medicina, esercitò per molti anni
la libera professione di avvocato. Narratore, saggista e commediografo. Nel
1927, al Teatro Argentina di Roma la compagnia di Pirandello rappresentava il
suo lavoro
Belinda e il mostro. Nel 1949, a San Miniato, fu rappresentata
la sua tragedia
Yo, el Rey e nel 1956 gli venne conferito il premio
Marzotto per la narrativa. Nel 1962, l'Accademia dei Lincei gli assegnò
il premio nazionale Feltrinelli. Tra le opere narrative:
La Velia (1926);
Il museo delle figure viventi (1928);
Strada facendo (1930);
L'amore di Adelmo (1936);
L'omino che ha spento i fochi(1937); i
romanzi e racconti di ispirazione religiosa, con forti venature misticheggianti
e sessuali:
Villa Beatrice (1931);
La nuora (1934);
La mensa di
Lazzaro (1939);
Via della sapienza (1939); le autobiografiche prose
di memoria:
L'età favolosa (1940) e
Viaggio nella vita
(1952).
C. ha scritto il saggio critico
La poesia di Lorenzo de'
Medici (1949) (Firenze 1879-1971).